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Paulownia, 
un albero conosciuto anche con il nome di “Albero della Principessa”, compare in Europa agli inizi del 1800,  importato dalla  Compagnia delle Indie Orientali.

Nel 1972 è cominciato lo studio in laboratorio per migliorarne la qualità, selezionando le varietà al fine di ottenere una tipologia perfetta per la coltivazione senza bisogno di assistenza e la produzione di un materiale ideale per l’industria del legno.

 

Il materiale ricavato è conosciuto come: “alluminio di legno”, con le seguenti principali caratteristiche:

 • Resistenza alla torsione, contrazione ed in genere deformazione;

• Essenza dura;

• Leggerezza (30% in media più leggero di qualsiasi altro tipo paragonabile);

• Mancanza di nodi per oltre il 70% del tronco;

• Colore chiaro;

• Potere calorifico: 3680 KJ.

La specie selezionata, riesce a crescere in 3 anni,  producendo un fusto di diametro medio superiore a 26 cm ed altezza di circa 10-12 metri. Del tronco si può utilizzare per l’industria del mobile la parte fino a 5-6 metri, trattandosi di legno dritto e senza nodi: legno CATEGORIA A.
La restante parte è impiegata come combustibile e biomassa.

La pianta si rigenera dalla radice per minimo altri 2 cicli, raggiungendo la maturità del legname quindi ancora al 6° ed al 9° anno.
Quindi ottenendo 3 tagli in 9 anni.
Alla fine del ciclo rimuoviamo dal terreno la parte interrata da cui  partono le radici.

La Well Foresty Worldwide – Carbon Emission ha riconosciuto la Paulownia come miglior assorbitore di anidride carbonica, restituendo ossigeno nell’atmosfera, dichiarandola pianta per il futuro dell’umanità, grazie alle sue proprietà di sviluppo e rigenerazione.

La Paulownia cresce su terreni degradati e può essere utilizzata per la bonifica di quelli gravati dalla presenza di  metalli pesanti .  Gli studi più recenti dimostrano inoltre che la  Paulownia è un alofila, il che rende possibile la sua irrigazione con acqua salina.

 
Curiosità.  E per finire una manciata di curiosità:  una bellissima pianta per scopi puramente ornamentali, i fiori sono belli e profumati, e soprattutto cresce con una velocità impressionante. Ha un ottimo potere mellifero, ha la capacita di assorbire elementi inquinanti dal terreno e può svolgere pertanto una funzione di bonifica. E per finire la leggera e viscosa peluria del suo generoso fogliame  è in grado di trattenere il particolato presente nell’aria.
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